La visita dell'Onorevole Lia Quartapelle a Cidiesse

Lo scorso 23 gennaio abbiamo avuto la vista della parlamentare On. Lia Quartapelle, eletta alla camera dei deputati nel collegio elettorale di cui fa parte anche la zona 3 di Milano. L’avevamo incontrata tempo fa in alcuni eventi al quartiere Ortica e in quelle occasioni abbiamo avuto modo di presentarle la Cidiesse quando ancora eravamo in zona 3.  Da subito si è mostrata interessata alla nostra attività sociale unica nel suo genere ma non c'era stata occasione per venirci a trovare. L'abbiamo incontrata di nuovo un paio di mesi fa a una cena di raccolta fondi; si è ricordata della Cidiesse e ci ha garantito che sarebbe venuta a trovarci nella nuova sede. La sua visita, con alcuni suoi collaboratori, è stata molto positiva e interessante. Lia ha mostrato un sincero interesse per la nostra attività e per il metodo molto efficace che abbiamo costruito a beneficio dei ragazzi che avviamo al lavoro. Le sue domande nel merito sono state molto pertinenti e mirate non solo a capire quello che facciamo, ma anche a pensare come poterci aiutare per fare sempre al meglio la nostra attività. Le abbiamo così esposto alcune proposte in merito alle normative che regolamentano il nostro settore, con particolare attenzione alle categorie di svantaggio definite dalla legge 381/91 che disciplina le cooperative sociali. Infatti, tali categorie sono rimaste invariate dal 91 nonostante l’UE abbia normato tale materia inserendone anche altre che negli anni si sono evidenziate nel tessuto sociale europeo. Questo per chi, come noi, si occupa di inserimenti lavorativi è un problema in quanto ormai spesso ci vengono segnalati casi di ragazzi che non hanno una certificazione di svantaggio ai sensi della 381 ma l’avrebbero per la normativa UE che però non è ancora stata recepita. Lia ci ha assicurati che si farà parte attiva a Roma con i colleghi che si occupano della materia. Ci ha anche dato la sua disponibilità a fornirci dei contatti utili per la nostra attività produttiva che è alla base dei nostri percorsi e a promuovere presso l’università il nostro modello che può diventare materia viva di studio e di approfondimento per la diffusione di una buona prassi come la nostra.