Nel cuore della Costituzione, la Costituzione nel cuore
Nella foto la parte superiore della copertina della Costituzione, Roma 1957, istituto Poligrafico dello Stato
L’alto valore della nostra missione può essere declinato in vari modi a seconda delle motivazioni personali: religiose, umanistiche, solidaristiche, psicologiche, o semplice altruismo, ma certamente ha una connotazione “civica” estremamente importante: la risposta al dettato costituzionale in molte delle sue parti. Lo strumento e il fine del nostro intervento è il lavoro come valore che, se vissuto come tale, rende dignità alla persona e, nel nostro
caso, ne facilita la ricollocazione nella società. Ricordo nel merito l’Art. 1. “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” ma ancor meglio lo esprime l ’ Art. 4. “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Quello che facciamo è rendere effettivo questo diritto per le persone più fragili che da sole non sarebbero in grado di farlo. Ma non solo, diamo loro anche la consapevolezza del loro ruolo nella società, come prosegue l’Art. 4.: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Vi è poi l’Art. 35. “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori” che noi applichiamo con i percorsi di professionalizzazione dei ragazzi.
Da sempre Cidiesse si trova al centro della questione del diritto al lavoro e della salvaguardia dei diritti dei più fragili e di coloro che sono esclusi dalla società, non sempre per responsabilità personali dirette, ma il principio vale anche per chi le ha le responsabilità dirette, quindi anche coloro che hanno sbagliato devono poter avere una occasione di riscatto come previsto dall’Art. 27. “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Da qui il nostro impegno con i ragazzi del penale anche detenuti nel IPM Beccaria.
Il nostro impegno nel generare lavoro che generi a sua volta dei lavoratori e cittadini consapevoli del valore del lavoro e della cittadinanza risponde anche agli Articoli 2 e 3: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” – “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. – “E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Certo il dettato costituzionale fa riferimento alla Repubblica come attore di quanto espresso e raccomandato, possiamo certamente dire che spesso la Repubblica, intesa come istituzioni, ma non sempre riesce ad applicarne a pieno i contenuti, ma in una società complessa come la nostra il valore della sussidiarietà diventa di vitale importanza, nella società civile: le imprese, le associazioni, i singoli individui, devono esercitare una cittadinanza attiva che, insieme alle istituzioni, attualizzi i sani principi espressi nella costituzione, lo stato inteso come istituzione da solo difficilmente ce la può fare, c’è bisogno di uno slancio civico-partecipativo, da parte di tutti. Noi nel nostro piccolo lo facciamo, con la nostra buona volontà di partecipazione mediante la forma della cooperativa sociale, nella quale si esprimono tanti dei valori della costituzione nella quale c’è un posto d’onore per le cooperative, come recita l’Art. 45. “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata”.
In conclusione, dobbiamo essere orgogliosi di trovarci in una realtà che incarna i principi basilari sui quali si fonda la nostra società. Forse non ne siamo coscienti; al di là delle motivazioni personali prendiamo atto che il nostro non è un lavoro banale o, banalmente, solo un lavoro, ma è una missione importante con una finalità alta che trascende la quotidianità a, volte difficile, ma è strumento importante di emancipazione della condizione di tanti ragazzi e perché no, anche della nostra in senso lato.
Ai soci lavoratori, un grazie per quello che fate, tutti i giorni, con difficoltà ma, spero, con la consapevolezza che il vostro è un lavoro importante per il bene di molte persone che hanno bisogno del nostro aiuto per uscire dalle situazioni difficili in cui si trovano. Grazie anche a tutti, soci, amici, fondazioni, che con il loro sostegno contribuiscono al funzionamento efficace della Cidiesse.
Il presidente
Antonio Baldissarri